La visura catastale è un documento ufficiale, rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, con il quale si viene a conoscenza della rendita catastale dell’immobile, le informazioni sulla classe e sulla categoria immobiliare e gli aggiornamenti sui trasferimenti di proprietà. Vorresti richiedere richiede la visura catastale online? Scopri subito come fare!

A cosa serve la visura catastale?

La visura catastale è un documento ufficiale rilasciato dal Catasto con le informazioni idonee ad identificare in maniera univoca un determinato immobile, che sia esso un garage, un negozio, un ufficio e via dicendo. Tali informazioni riguardano sia gli aspetti strutturali dell’immobile che i riferimenti di chi ne è l’intestatario.

La visura catastale consente di verificare la rendita catastale dell’immobile, sulla quale vengono calcolate le imposte sul reddito (come l’IRPEF) e le imposte comunali sulla proprietà: IMU (imposta municipale unica), TASI (tassa sui servizi indivisibili) e TARI (tassa sui rifiuti).

Come richiedere la visura catastale online?

Puoi richiedere comodamente da casa questo documento grazie al sito VisuraSI. Ti basterà compilare l’apposito form con i dati richiesti e premere invio. Il servizio costa solo 5 euro ed è pensato per chi non ha voglia di perdere tempo in fila agli sportelli.

Cosa contiene la visura catastale?

La visura catastale di un immobile contiene tutte le informazioni che permettono di calcolarne la rendita. Nello specifico, ogni visura catastale riporta:

  • l’indirizzo, cioè l’esatta ubicazione dell’immobile, comprensiva di numero civico, scala, piano ed interno dell’unità immobiliare;
  • la zona censuaria, ovvero l’indicazione della porzione omogenea di territorio comunale nell’ambito della quale la redditività dei fabbricati deve considerarsi uniforme;
  • la categoria, quindi la tipologia delle unità immobiliari (cioè la loro destinazione);
  • la classe, in altre parole il parametro che identifica il grado di produttività delle unità immobiliari appartenenti alle categorie dei gruppi A, B e C;
  • la consistenza, o più semplicemente le dimensioni dell’unità immobiliare (per le abitazioni e gli uffici è espressa in metri quadri);
  • la rendita, che per gli immobili di categoria A, B e C viene calcolata mediante la moltiplicazione della consistenza dell’immobile per la tariffa unitaria determinata dal Comune di appartenenza, invece per le categorie D ed E il calcolo avviene con una stima diretta;
  • il foglio, cioè la porzione di territorio comunale che il Catasto indica nelle proprie mappe cartografiche;
  • la particella , detta anche “numero di mappa”, cioè la porzione di territorio all’interno del foglio, il fabbricato oppure l’area di pertinenza, contrassegnata da un numero.

Di editor